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Al Salone del Mobile IGV Group abbraccia il design

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Al Fuorisalone, all’interno della mostra Cult & Must2000-2020, curata da Cappellini (retrospettiva sugli oggetti e i brand di design più importanti degli ultimi 20 anni) è stato presentato l’ascensore On AIR e si è svolto un interessante dibattito su architettura, ascensorismo, design, innovazione tecnologica. Sul palco l’ing. Giuseppe Volpe, fondatore di IGV, l’arch. Giulio Cappellini, direttore artistico di IGV, il dott. Michele Suria, CEO di IGV e l’arch. Marco Piva, ideatore di ON AIR.

ON AIR fa parte della linea Ad Hoc, ideata da IGV Group con l’obiettivo di pensare all’ascensore non più solo come strumento tecnico, ma come una micro-architettura capace di suscitare emozioni e lasciare il segno nella nostra memoria. Diversi sono i designer già chiamati a collaborare per Ad Hoc. A Marco Piva e a Giulio Cappellini con Antonio Facco, si sono aggiunti CaberlonCaroppi, Carlo Colombo, Federico Delrosso, MaMa Design, Studio Mamo, Jonida Turani, e molti altri saranno coinvolti. Nella linea Ad Hoc, ogni cabina viene pensata da ciascun progettista a seconda della propria visione ed esigenza, per creare un prodotto altamente customizzato, sia per tecnologia, sia per materiali e finiture.

Con Ad Hoc, IGV Group promuove un’importante evoluzione nel mondo degli ascensori e del design, di cui si è parlato mercoledì 8 settembre.  In questo contesto si è svolto un interessante dibattito su architettura, ascensorismo, design, innovazione tecnologica. Sul palco l’ing. Giuseppe Volpe, fondatore di Igv Group, l’arch. Giulio Cappellini, direttore artistico dell’azienda, Michele Suria, CEO di Ugv Group e l’arch. Marco Piva, ideatore di ON AIR.

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Sul palco, da sinistra: Michele Suria, CEO di IGV Group, l’ing. Giuseppe Volpe, fondatore di Igv Group, l’arch. Marco Piva, ideatore di ON AIR e l’arch. Giulio Cappellini, direttore artistico di Igv Group.

Al Salone del Mobile 2021 IGV Group abbraccia il design – Guarda il video dell’evento:

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All’ing. Giuseppe Volpe è stato chiesto di raccontare la storia del binomio ascensore-architettura. “Fin dai miei inizi – ha dichiarato –  io ho sempre guardato all’estetica e la vera svolta è stata nel ‘98 quando è nato il DomusLift, installato nelle case anche dove gli spazi non erano sufficienti per un ascensore tradizionale. Presto è diventato un elemento di arredo, grazie agli architetti. Il nostro marchio è registrato in 70 Paesi, proprio grazie all’accuratezza del dettaglio: è un mobile a tutti gli effetti. Abbiamo fatto tanta strada e ora l’ascensore è diventato un piacere e un aiuto per la disabilità. In questo percorso mi piace ricordare la partnership tra DomusLift e Swarosky; la Art Line dove – dentro il Domus –  si può godere del “Bacio” di Hayez e di altre riproduzioni di dipinti famosi; l’evento con l’Accademia di Brera, che lanciò un concorso per un DomusLift creativo tra gli studenti e l’Art Line, realizzata dall’architetto Alberto Salvati. Ora siamo pronti per nuove sfide”.

L’ Arch. Cappellini ha poi ricordato: “La prima volta che sono andato in Igv, sono rimasto colpito dalla forza e dall’energia dell’ing Volpe, vero imprenditore, quelle figure che tutto il mondo ci invidia”. Ha poi sottolineato: “L’ascensore deve diventare un vero oggetto di design, ci deve lasciare un’emozione e un ricordo. Grazie al coraggio di Igv questo nostro progetto – AD HOC – non sarà facile, ma è coraggioso. E questa è la forza dell’imprenditore italiano. Qui in Igv nessuno mi ha mai detto: ‘Questo non si può fare’ e tutto ciò è il patrimonio meraviglioso dell’azienda”.

Il dott. Michele Suria, Ceo di Igv, in piena armonia con Cappellini, ha sottolineato: “Igv è un marchio storico e ora la nostra sfida è che l’ascensore sia vissuto come oggetto di arredamento e diventi protagonista del Salone del mobile. Le società multinazionali producono prodotti senz’anima. Noi siamo artigiani nel senso più bello del termine e abbiamo l’orgoglio di essere italiani. Oltre ad artigiani, noi siamo produttori e produciamo tutto: siamo un’azienda di alta gamma e non vogliamo mischiarci alle multinazionali. La nostra è una scelta di campo netta e siamo fortunati ad essere a Milano. La nostra sfida è rimanere nella nicchia, ma facendo emergere il prodotto”.

Anche l’architetto Marco Piva ha ringraziato l’ingegner Volpe “che conferma l’elemento di innovazione tecnologica insieme all’estetica. In pandemia abbiamo pensato come poter interpretare l’ascensore e lo abbiamo pensato come oggetto di design e luogo sano e sanificabile per ridurre disagio e rischio di contagio, grazie a filtri, ventilazione, luci”. Anche Piva ha abbracciato il concetto che “l’ascensore sia un mobile a tutti gli effetti che deve dialogare con l’architettura”. Infine Piva ha salutato, ribadendo che “qui ci sono la mente che ha fatto nascere Igv (Ing. Volpe); il Ceo (Suria) che ha una visione strategica e Cappellini che sta dando la linea”.

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L’ascensore ON AIR esposto alla mostra Cult & Must 2000-2020 (Fuorisalone 2021).

Marco Piva, ideatore ON AIR:

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Sarah Gabaglio, partner dello Studio Marco Piva, ideatore di ON AIR:

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Lorena D’Ilio e Andrea Mamo, Studio Mamo, raccontano la loro versione dell’ascensore Ad Hoc:

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Matteo Antonelli e Andrea Miscoli, Mama Design, raccontano la loro versione dell’ascensore Ad Hoc:

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