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LE STAZIONI DEL METRO’ DEL FUTURO

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Nel marzo 2015, ha raggiunto la popolazione record di 8,6 milioni di abitanti. Nei prossimi otto anni, questo numero è destinato a raggiungere quasi i 10 milioni1.
Per circa 150 anni, la London Underground (Metropolitana di Londra) è stata parte integrante del servizio di trasporti della città: è la più vecchia metropolitana del mondo. Oggi circa 1,34 miliardi di persone all’anno usa la “Tube” (oltre il 33% in più rispetto al decennio precedente). Oggi la London Underground ha di fronte la difficile sfida rappresentata dall’aumento del numero dei passeggeri.

Far muovere le persone, rapidamente ed efficientemente – nel sistema dei trasporti non è un compito facile. Le stazioni del metrò sono infrastrutture complesse che connettono diverse linee, sovrapposte tra loro, in spazi molti ristretti.  Waterloo è la più trafficata stazione della London Underground: 95 milioni di passeggeri all’anno (per darvi un’idea: questa è più o meno la popolazione delle intere Filippine). Quella più profonda, Hampstead, si trova oltre 58 metri sotto terra. Il tempo e il comfort di viaggio devono essere la prima preoccupazione in fase di riprogettazione di linee e stazioni, per garantire le necessità dei moderni passeggeri.

Con l’evolversi degli stili di vita e con i pendolari che cercano di migliorare il bilancio lavoro/vita privata, gli snodi dei trasporti si stanno trasformando sempre più in aree commerciali o di ristorazione. Aree in cui la gente preferisce fermarsi piuttosto che passarci attraverso rapidamente. Come è evidente in stazioni come Waterloo e King’s Cross, questi snodi metropolitani sono zone di interazione umana, dove le persone possono godere di ambienti confortevoli e di attività ricreative. Così, se da un lato il processo di urbanizzazione non è destinato a rallentare; dall’altro, l’operatività dei servizi essenziali delle città ha un compito arduo.

Nel Novembre 2014, ThyssenKrupp ha lanciato Multi, presentandone il primo prototipo (in scala). Una rivoluzione nell’industria del trasporto verticale; una soluzione nuova ed efficiente per i grattacieli. Il sogno, inseguito a lungo, di avere più cabine nello stesso vano di corsa è stato realizzato, applicando agli ascensori la tecnologia dei motori lineari dei treni Trasnrapid a lievitazione magnetica.

Il 7 Giugno 2016, alcuni leader di pensiero si sono riunito a Londra (R.Unito), per dibattere delle nuove tecnologie in grado di trasformare le stazioni della metropolitana e di allinearle alle necessità del 21° Secolo. I partecipanti erano: Lauren Sager Weinstein (capo del dipartimento Analytics & customer experience, TfL – Transports for London); Baroness Jo Valentine (CEO, London First); Rachel Skinner (esperta di smart cities e direttore delle sviluppo, WSP Parson Brinckerhoff); Andreas Schierenbeck (CEO, Thyssenkrupp Elevator) e Chris Williamson (partner di Weston Williamson + Partners). Mark Hansford (direttore of “New Civil Engineering”) moderava il dibattito.

Il punto di partenza è stato la crescita della popolazione e dei tassi di urbanizzazione: fenomeni che portano verso le città un numero di persone, come mai prima. Le stazioni della metropolitana – il cuore pulsante della vita cittadina, che muove la gente verso casa, i luoghi di lavoro e molte altre destinazioni – stanno affrontando una sfida senza precedenti, in termini di mobilità ed efficienza. Nella sola Londra, la popolazione cresce a un tasso dell’1,5% anno-su-anno. Forse questi numeri andranno riconsiderati a seguito della Brexit, ma la crescita resta comunque impressionante. Dunque, l’implementazione di nuove tecnologie per gli snodi dei trasporti urbani è essenziale per spostare le persone da un luogo all’altro, nel modo più efficiente possibile.

OPINIONI A CONFRONTO

Lauren Sager Weinstein (capo del dipartimento Analytics & customer experience, TfL – Transports for London) ha detto che “dobbiamo sviluppare idee nuove per definire i piani futuri di sviluppo”. Poi ha affermato che le stazioni della metropolitana sono un ambiente complesso e che, sebbene negli ultimi anni la tecnologia si sia evoluta rapidamente e radicalmente “sarà una sfida difficile che comporta alcuni rischi, ma dobbiamo comunque sposare l’innovazione”. A suo parere, il futuro delle interconnessioni nella grandi arre urbane passerà attraverso la necessità di “creare più spazi vivibile attraverso nuovi sistemi di mobilità”.

Nel dibattito, la baronessa Jo Valentine era la voce di “London First”, un’organizzazione no-profit che ha come scopo di “rendere Londra la miglior città del mondo in cui fare business”. La direttrice generale di “London First” ha ricordato che la metropolitana di Londra oltre a essere la più antica è anche una delle più grandi del mondo. “La ‘Tube’ serve un’area metropolitana molto densamente popolata. Serve una città in espansione in termini di popolazione, servizi, turismo e sistemi di trasporto – ha detto – Ciò che stiamo affrontando oggi è la più sfidante e complicata cacofonia dei trasporti pubblici. Abbiamo bisogni di idee fresche e l’ascensore orizzontale potrebbe essere una soluzione”.

Il vostro reporter ha avuto esperienza diretta del caos della mobilità urbana londinese. Il mio taxi è rimasto inchiodato, immobile nel traffico, mentre cercavo di raggiungere la stazione della metro e prendere il treno per l’aeroporto., Dopo diversi tentativi di trovare strade alternative per evitare gli ingorghi, il tassista era così desolato che ha pensato fosse giusto farmi un discreto sconto sulla tariffa. “Questo è il nostro inferno quotidiano!” mi ha detto.

Rachel Skinner è un’esperta di smart cities, nonché direttrice marketing & comunicazione per lo UK di WSP Parson Brinckerhoff Engineering Services. E’ anche la presidentessa del London Women’s Transportation Seminar. “Sembra che viviamo in città come api inferocite. Nel prossimo decennio, dobbiamo far funzionare meglio le nostre città. Dunque, come dobbiamo progettare gli edifici del futuro? La risposta è quella di creare  aree vivibili e nuovi sistemi di mobilità, con l’uso delle nuove tecnologie. Ma è necessario progettare un’evoluzione sinergica dell’intero sistema urbano: le soluzioni ‘solitarie’ o iconiche non funzionano”.

Chris Williamson, Weston Williamson + Partners ha dichiarato: “L’originale immersione dei treni sotto terra è stato un passaggio rivoluzionario per la sua epoca. Ma poiché la domanda dei passeggeri continua a crescere, è sorprendente come tale soluzione sia estremamente complicata per i costruttori che intendano adottare soluzioni moderne, in linea con le esigenze di accesso e di capacitò di trasporto. Per la maggior parte dei viaggiatori, sono di uguale importanza accedere velocemente e confortevolmente al binario più profondo e spostarsi velocemente dalla stazione A a quella B”. A sui dire, la tecnologia senza funi di Multi, ha il potenziale di ridefinire le infrastrutture esistenti e di fornire livelli di accessibilità tra le piattaforme e tra le piattaforme e la superficie, senza precedenti. “Questo è il genere di innovazione chiave, per progettare le città del futuro. Può fornire soluzioni che cambiano le regole del gioco della mobilità delle metropolitane. Inoltre, consente anche di costruire stazioni in profondità, al di sotto di quelle attualmente esistenti, incrementando così le capacità di trasporto”.

Andreas Schierenbeck, CEO di Thyssenkrupp Elevator ha spiegato che Multi è stato originariamente progettato per servire i grattacieli, raddoppiando la capacità dei vani di corsa, riducendo gli ingombri degli impianti. Inoltre, muovendosi verticalmente e orizzontalmente, consente agli architetti di costruire edifici ancora più alti, più creativi, dotati di strutture più a misura di utente, come per esempio i “ponti aerei”. “La soluzione Multi rappresenta una soluzione ottimale per le sfide poste dalle stazioni delle metropolitane. Se applicato, indubbiamente cambierebbe il volto della rete di trasporti di Londra. Inoltre offre anche una soluzione pratica che potrebbe alleggerire la congestione di dozzine di snodi delle metropolitane del mondo. Questo fa comprendere che potrebbe essere una delle innovazioni più rivoluzionarie dei nostri tempi”.

In un’intervista successive (urban-hub.com), Chris Williamson ha dichiarato che in una metropolitana “Multi incrementa significativamente la capacità di traffico e riduce i tempi di attesa degli ascensori: inoltre per molti sarà possibile usarli al posto delle scale mobili. Infatti se le stazioni riducono la loro dipendenza dalle scale mobili, sarà più facile costruirle. Al livello della strada, sarà potrà utilizzare una superficie inferiore e quindi sarà più semplice posizionare la stazione esattamente dove i viaggiatori vogliono arrivare”. Poi ha spiegato che “è spesso impossibile costruire una nuova linea della metro, attraverso una complessa rete sotterranea già esistente. Ora sarà possibile realizzare una nuova linea al di sotto di questa servendola con ascensori. Con 58,3 m sotto terra, la stazione di Hampstead è la più profonda di Londra, ebbene questo non è sufficiente per far correre i binari al di sotto delle fondamenta dei grattacieli, che possono raggiungere anche i 100 metri. Con la velocità e la capacità di traffico di Multi, le stazioni potrebbero essere costruite a profondità superiori, ora non raggiungibili con le scale mobili”.

Di Fabio Liberali

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