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La norma EN 81-71

 In Norme

Di Giovanni Varisco
Articolo pubblicato su Elevatori Magazine Numero 2 Anno 2018

Le condizioni attuali nei vari Paesi del mondo sono tali che esistono persone che hanno il desiderio non sano di usare violenza anche alle cose e gli ascensori possono essere uno dei loro bersagli. Sono vari gli ambienti nei quali la violenza vandalica si esercita e in tali evenienze ascensori e impianti in genere possono subire dei danni rilevanti che impattano sul loro funzionamento e quindi sull’affidabilità che tali apparecchiature devono presentare in vista del servizio da rendere agli utenti. Il presente articolo si propone di fornire una descrizione dei concetti da adottare in relazione agli ascensori che devono fornire resistenza agli atti di vandalismo prevedibili senza tuttavia entrare in dettagli specifici che sono lasciati a una attenta lettura della norma stessa che fa parte della famiglia delle norme EN 81 con la numerazione EN 81-71 e il titolo “Ascensori resistenti ai vandali”. Come le altre norme armonizzate anche la EN 81-71 è stata scritta dal CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) su mandato della Commissione europea.

Obiettivi

La norma EN 81-71 fornisce una guida al progettista dell’edificio indicando i requisiti per la progettazione dove è presa in considerazione una sicurezza aggiuntiva. In alternativa possono essere richieste altre misure ai fini di protezione contro il rischio di vandalismo tenendo opportunamente conto dell’ambiente dove l’ascensore è installato e del tipo di vandalismo che è probabile si debba sperimentare il quale si esplica purtroppo in atti deliberati che possono dare luogo a danni delle apparecchiature o ferite anche alle persone.

Pericoli esaminati

La norma tiene conto di varie situazioni pericolose legate al vandalismo e in particolare esamina il  grado di accessibilità dell’installazione e dell’area circostante nonché la visibilità, la sicurezza dell’edificio e la sorveglianza dell’ascensore, nonché il periodo di accesso all’edificio e all’ascensore e la vulnerabilità dello stesso. Nella formulazione della norma armonizzata EN 81-71 sono state assunte ipotesi come descritto successivamente.

Ipotesi di base e definizioni

L’ascensore si intende progettato per soddisfare i requisiti di base richiamati nelle norme armonizzate di riferimento di carattere generale (EN 81-1 o EN 81-2 dapprima, e successivamente EN 81-20 e EN 81-50). Inoltre l’ascensore, il vano di corsa, i pianerottoli e le aree di accesso, lo spazio del macchinario e le apparecchiature associate sono tenuti in uno stato di funzionamento adeguato e sicuro. Le forze esercitate sull’ascensore e sulle sue apparecchiature devono essere il risultato di uno sforzo manuale o per mezzo di oggetti definiti nell’Appendice E della norma.

La norma definisce tre categorie di ascensori (denominate 0, 1 e 2) che si riferiscono

rispettivamente a:

  • un ascensore progettato per soddisfare i requisiti di base delle norme EN 81,
    oppure
  • un ascensore che soddisfa requisiti ulteriori per proteggere l’installazione da atti moderati di vandalismo,
    oppure
  • un ascensore che rispetta requisiti ulteriori, al fine di proteggere l’installazione da atti gravi di vandalismo.

Requisiti e misure di protezione

Come già detto in precedenza non è possibile – per diversi motivi non solo di spazio – riportare qui tutte le prescrizioni della norma EN 81-71 per le quali si rimanda al testo della norma stessa e ci limitiamo quindi agli aspetti che risultano più importanti.
Il vano di corsa per gli ascensori di Categoria 1 con vano parzialmente chiuso deve avere l’altezza delle difese ≥ 5,0 m mentre gli ascensori di Categoria 2 devono avere un vano di corsa completamente chiuso e le difese devono presentare adeguata resistenza meccanica.
Condizioni di resistenza sufficienti sono pure stabilite per le porte di ispezione e di soccorso. Gli spazi e i locali del macchinario e delle pulegge di rinvio devono presentare adeguata resistenza contro l’ingresso di persone non autorizzate e la norma specifica i valori da rispettare per i vari tipi di ascensori (1 o 2) ivi comprese le caratteristiche delle finestre se accessibili alle persone.

Allarmi anti intrusione devono essere previsti per gli ascensori di categoria 2 e la norma stabilisce le condizioni di udibilità da rispettare. Le porte di piano e cabina devono essere automatiche a movimento orizzontale e costituite di materiali con caratteristiche di non infiammabilità e non combustibilità specificate dalla norma EN 81-71 e devono avere superato prove di urto col pendolo ed essere costruite senza

impiegare spie di vetro (ascensori di categoria 2). Sempre per la categoria 2: a ogni piano un sistema di sicurezza deve impedire l’apertura della porta con una chiave di sbloccaggio di emergenza tranne quando il sistema è stato disattivato grazie a un dispositivo posto almeno nel locale del macchinario oppure nell’armadio del macchinario oppure nel pannello per le prove e la manovra di emergenza.
Dopo disattivazione manuale, il sistema deve essere riattivato automaticamente dopo un periodo di tempo tra 30 e 60 minuti. Se l’ascensore è in ispezione, oppure è azionato un pulsante di arresto, il conteggio del tempo deve arrestarsi e se l’ascensore è ritornato al funzionamento normale,  la sequenza temporale deve essere riavviata.
La porta di cabina deve essere munita di un dispositivo di blocco meccanico.

Anche la struttura della cabina, le sue pareti, i materiali impiegati e i dispositivi in essa installati devono presentare caratteristiche di resistenza – anche al taglio – tali da poter opporre una sufficiente resistenza agli atti vandalici sia meccanici sia chimici mediante sostanze corrosive.
Gli elementi asportabili lo devono essere solo con attrezzi speciali e con fissaggi non visibili agli utenti (quest’ultima prescrizione è per la categoria 2).

I pulsanti devono essere resistenti all’acqua secondo IPX3 e superare le prove di resistenza al fuoco e all’urto come indicato nelle Appendici della norma EN 81-71 e il pulsante di allarme – se premuto – deve emettere un segnale sonoro potenziato rispetto a quello normalmente previsto.
Avvisi e marcature devono essere tali da impedirne la rimozione.

Guida per il Proprietario

Rispetto alle solite istruzioni è chiesta un’informazione per il Proprietario al fine di informarlo dei materiali di pulizia appropriati che possono essere impiegati e della necessità di controlli regolari dalla gestione dell’edificio per rilevare segni di danni e ripararli con rapidità o togliere l’ascensore dal servizio se presentasse un pericolo. Tali informazioni devono anche segnalare la necessità di mantenere i pavimenti dell’edificio puliti e asciutti così come di controllare il funzionamento del sistema di sbloccaggio ai fini della liberazione delle persone e l’esigenza di mantenere le vie d’accesso sgombre da materiali combustibili. Si deve indicare al proprietario anche

la necessità di controllare l’esistenza di eventuali corrosioni pericolose sugli elementi importanti dal punto di vista della resistenza (piattaforma, intelaiatura, pattini delle porte, ecc.).

Conclusioni

E’ una norma non obbligatoria che il proprietario può applicare se ritiene necessario premunirsi contro il vandalismo.

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