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Guamari: Rapporto Classifiche 2024

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Il 28 novembre 2024 si è svolto a Milano, presso Assimpredil ANCE, l’incontro-dibattito sul ‘Rapporto Classifiche 2024. Le prime 70 imprese dell’edilizia privata’ a cura di Aldo Norsa. Fra i relatori: costruttori, immobiliaristi e contractors.

L’incontro a Milano

L’incontro-dibattito ospitato a Milano da Assimpredil Ance il 28 novembre ha trattato, tramite i punti di vista di 20 protagonisti del settore, le evidenze del “Rapporto Classifiche 2024”, edito dalla società Guamari e dedicato per il sesto anno consecutivo a un segmento specifico dell’offerta di costruzioni: l’edilizia privata realizzata dalle prime 70 imprese (che nel 2023 hanno fatturato almeno 29 milioni).

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Un momento dell’evento

Un quadro ancor più completo del mercato sarà delineato dal “Report 2024 on the Italian Architecture, Engineering and Construction Industry” che comprende le classifiche su dati 2023 delle top 200 società di architettura (e design), top 200 società di ingegneria e le top 200 imprese di costruzioni (generali e specialistiche) e che sarà presentato il prossimo 11 dicembre a Roma, presso Ance. Entrambe le pubblicazioni, disponibili in formato sia cartaceo che digitale (quest’ultimo aggiornato in tempo reale), si avvalgono della direzione scientifica del professor Aldo Norsa e della collaborazione del dottor Stefano Vecchiarino, chief analyst.

Dall’esame dei bilanci 2023 e dalla prime indicazioni per il 2024, le maggiori imprese dell’edilizia privata mostrano anche nell’ultimo anno un notevole stato di salute. La vera incertezza è legata alla capacità di adattamento che sapranno dimostrare le numerose imprese partite da zero o quasi e riuscite a imporsi sul mercato sfruttando l’occasione rappresentata dalle agevolazioni fiscali superbonus e sismabonus. Come metteranno a frutto nell’immediato futuro il know-how accumulato, i guadagni realizzati e gli investimenti attuati è l’oggetto stesso dell’incontro-dibattito a più voci: committenti, promotori costruttori e costruttori per conto terzi.

I numeri delle imprese in classifica

Nel 2023 le top 70 dichiarano una produzione totale di 10 miliardi (in crescita su base annua del 22 percento) e nella sola edilizia privata di 6,4 miliardi (più 25,9 percento) con un aumento della sua quota dal 62,5 al 64,5 percento.
L’attività in edilizia privata attualmente risulta ancora fortemente legata al territorio nazionale (e spesso regionale) tanto che sono solo quattro le imprese che in questa edizione dichiarano una quota (anche minima) di fatturato internazionale per committenti privati che vale, sommata, solo 1,8 percento.
A livello di conto economico le top 70 mostrano in generale dati reddituali in forte aumento tanto che l’ebitda 2023 più che raddoppia, l’ebit quasi triplica, mentre l’utile netto quadruplica (!) (in quest’ultimo caso la somma è limitata a 69 imprese poiché Techbau, che chiude il bilancio al 30 giugno, non ha potuto fornire il dato). Questi numeri sono influenzati dal forte miglioramento dei dati di bilancio della seconda impresa italiana (e 47° europea, Itinera (gruppo Gavio)): senza di essi infatti l’ebitda crescerebbe “solo” del 57,8 percento, l’ebit del 70,1 e l’utile netto del 37,4 percento.
Anche lo stato patrimoniale delle imprese in esame mostra un ottimo andamento: l’indebitamento finanziario netto infatti risulta ridotto del 65,7 percento e vale appena un decimo del capitale netto (cresciuto del 17,9 percento) anche grazie al fatto che metà delle società possono vantare una posizione finanziaria netta attiva.
Guamari Srl – Piazza Bazzi, 2 – 20144 Milano – 02 43912735 – segreteria@guamari.it
Inoltre nel 2023 le società in classifica sommano una forza lavoro di 12,9 mila unità, cresciuta del 4,8 percento rispetto al 2022.

I numeri delle imprese più attive nel privato

L’analisi limitata alle 50 (su 70) imprese più specializzate in edilizia privata mostra nel 2023 andamenti non troppo dissimili da quelli evidenziati dal lotto esaminato nella sua interezza.
Questo specifico campione fattura infatti nell’ultimo esercizio 4,2 miliardi (per il 97,7 percento nel privato) con una crescita del 28,5 percento rispetto al 2022, solo leggermente migliore rispetto a quanto registrato dalle top 70.
Venendo alle prospettive di attività negli anni a venire il dato del portafoglio ordini è stato fornito per i due ultimi anni solo da 30 imprese ma è confortante che la somma degli importi mostri un incremento del 15,2 percento alla fine dell’ultimo esercizio rispetto a un anno prima.
Esaminando i dati reddituali essi mostrano miglioramenti paragonabili a quelli delle prime 70 (una volta depurati da quelli della citata Itinera per i motivi già citati): l’ebitda aumenta del 64 percento, l’ebit del 63,1 percento e l’utile netto del 37,8 percento (dato limitato a 49 imprese, sempre in assenza dei numeri di Techbau).
L’unica vera differenza delle 50 (rispetto alle 70) sta nel loro indebitamento finanziario netto, che nel 2023 aumenta dell’22,4 percento ma vale solamente un quinto del patrimonio netto cresciuto del 27 percento.
Quanto alla forza lavoro quella cumulata delle prime 50 imprese più impegnate nell’edilizia privata si incrementa, ma solo dell’8,2 percento.

Il programma

10:00 Saluti
• Regina De Albertis (Assimpredil Ance)
• Paolo Facchini (Confindustria Assoimmobiliare)
10:20 Considerazioni sul mercato immobiliare
• Giulia Ghiani (CBRE)

10:30 Dibattito tra i committenti – animato da Ezio Micelli (Università Iuav di Venezia)
• Marina Concilio (Theop Italia)
• Alessandro Corte Rappis (Generali Real Estate)
• Paola Delmonte (Redo)
• Matteo Lavazza (JLL)
• Raoul Ravara (Hines)

11:30 Dibattito tra i promotori/costruttori – animato da Aldo Norsa (Guamari)
• Fabio Cambiaghi (Cmb)
• Edoardo De Albertis (Borio Mangiarotti)
• Luca Guffanti (Guffanti)
• Alessio Parolari (Vitali)
• Giuseppe Provvisiero (Secap)

12:30 Dibattito tra i costruttori – animato da Sara Valaguzza (Università degli Studi di Milano)
• Enrico Barbiero (Sacaim)
• Antonio Brancaccio (Brancaccio)
• Emiliano Cerasi (SAC)
• Orazio Coccia (Coccia)
• Angelo Maiocchi (Nessi & Majocchi)

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