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Giovenzana riparte dall’innovazione

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Giuseppe Sito, Italian Country Sales Manager di Giovenzana

Rallentare senza mai fermarsi, approfittando della pausa forzata per una ripartenza a grande velocità. È questo lo spirito con cui Giovenzana International B.V. ha affrontato i mesi del lockdown dovuto al Covid-19, che ha segnato l’economia a livello globale nella prima parte del 2020 e anche oltre.

“Giovenzana, realtà storica, famosa nel mondo per i suoi componenti di sicurezza – afferma Giuseppe Sito, Italian Country Sales Manager di Giovenzana, in foto -, non si è mai fermata, ma ha visto gli effetti del brusco calo della domanda e della conseguente crisi diffusa in tutti i continenti e ora ha una grande voglia di rilancio, che parte dalla tradizione del Made in Italy e si spinge molto oltre. La ripartenza si lega a doppio filo con l’innovazione: il futuro non si può solo attendere, ma si deve anticipare, fornendo al mercato prodotti nuovi, frutto di grande ricerca, sempre più sostenibili, performanti e sicuri, per chi li utilizza nel campo della manutenzione”.

Da soli però non si vince: per questo da anni l’azienda promuove sinergie con partner di rilievo, che portano alla creazione e valorizzazione di prodotti tecnologicamente competitivi in un numero sempre maggiore di mercati. Questo è lo spirito con cui è nato ‘Connecting People’: l’evento che, organizzato con altre aziende italiane, tra il 2018 e il 2019 ha fatto tappa a Dubai, Istanbul, Mosca e San Paolo del Brasile, per promuovere l’eccellenza del Made in Italy per il settore ascensoristico nel mondo.

Oggi, più che mai, le aziende devono ripensare fondamentalmente a cosa crea valore, quali nuovi progetti intraprendere e anche quale ruolo può svolgere l’innovazione digitale per strutturare un nuovo futuro. È essenziale progettare nuove modalità di comportamento che, con una mentalità aperta e una prospettiva proattiva, aiutino a guardare avanti.

È con questo spirito che Giovenzana International B.V. affronta una nuova eccitante sfida, quella di prendere parte, insieme ad altre aziende dell’eccellenza italiana, alla creazione del JOiiNT Lab: il laboratorio congiunto tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Consorzio Intellimech (consorzio privato di aziende finalizzato alla ricerca interdisciplinare nell’ambito della meccatronica), in partenza questo settembre al ‘Kilometro rosso’ di Bergamo (Italia), per sviluppare progetti su temi di robotica e intelligenza artificiale in ambito industriale.

Altro step importante conseguente alla crisi è stata l’attivazione di un nuovo processo digital. Il periodo di lockdown ha sicuramente influito in ottica di digitalizzazione, anche per quelle aziende che, come Giovenzana, in realtà non hanno mai smesso di operare. Sono cambiate le esigenze e le modalità di gestione. Persino le aziende di carattere più  tradizionale si sono avvicinate a nuovi sistemi di comunicazione e gestione impiantistica più evoluta.

Il Covid-19 ci ha fatto riflettere su come possiamo superare i nostri limiti grazie alla digitalizzazione. Non una fuga dalla realtà, ma una realtà aumentata grazie a una sinergia di tecnologie che ci proteggono e contemporaneamente ci aiutano a progredire.

Ed è da un rinnovamento digitale che occorre ripartire, da strumenti nuovi per dialogare coi clienti in tempo reale mantenendo fidelizzazione e incentivando la customer care.

Giovenzana
Alcuni prodotti di Giovenzana International B.V.

Giovenzana tra i protagonisti del JOiiNT Lab

Intelligenza artificiale e robotica: il rilancio industriale del Paese riparte da Bergamo (Italia). Si chiama JOiiNT Lab, il laboratorio congiunto tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Intellimech, consorzio di ricerca per la meccatronica. Oltre a Giovenzana International, tra i partecipanti figurano anche altre 8 aziende consorziate: ABB, Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi, SDF, SIAD e Valtellina.

Il laboratorio, in partenza a settembre 2020, svilupperà progetti di robotica e intelligenza artificiale in ambito industriale. L’investimento da 5,2 milioni di euro prevede l’impiego di 15 ricercatori, con il supporto di altro personale specializzato (per un totale di circa 25 operatori).

JOiiNT Lab è il luogo in cui le tecnologie di IIT e le esigenze delle imprese si incontrano. Nel contesto della fase 3 dell’emergenza sanitaria, il laboratorio congiunto si configura come uno strumento per velocizzare il processo di innovazione del sistema industriale. Tra i primi obiettivi, lo sviluppo di una piattaforma di Embodied Artificial Intelligence (EAI), che troverà applicazioni sul campo secondo le indicazioni delle imprese partecipanti al progetto.

Successivamente sarà possibile sviluppare tecnologie applicabili in diversi settori del manifatturiero, principalmente nei seguenti campi di impiego: manipolazione, controllo remoto, movimentazione, esoscheletri, sistemi di visione. Allo studio anche nuovi metodi di smart working per il controllo da remoto degli impianti industriali in modo che, nel caso di una nuova situazione di emergenza sanitaria, si possano mantenere operative le attività produttive, senza rischi per i lavoratori e riducendo l’impatto negativo sul tessuto economico del Paese.

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