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Criteri di scarto delle funi

 In Norme

Di Nicola Imbombo – Leggi la biografia dell’autore

PREMESSA: PER QUALE MOTIVO UNA SPECIFICA TECNICA

Criteri di scarto delle funi

Le funi di sospensione per ascensori, pur non essendo un componente di sicurezza né ai fini della Direttiva Macchine, né di quella Ascensori, sono comunque dei dispositivi di particolare importanza per il corretto funzionamento e per la sicurezza degli ascensori.

Per questo motivo si è ritenuto opportuno istituire un gruppo di lavoro in sede UNI, al fine di emettere una specifica tecnica per rendere attuali i criteri di scarto delle funi metalliche di sospensione per ascensori.

Si è definito di utilizzare lo strumento della Specifica Tecnica, in quanto si è introdotta la possibilità volontaria di poter utilizzare anche metodi di prova non distruttivi come integrativi dell’esame visivo. La Specifica Tecnica è un documento adottato provvisoriamente a livello nazionale da UNI e reso disponibile al pubblico, allo scopo di poter acquisire la necessaria esperienza derivante dalla sua applicazione, sulla base della quale verrà elaborata una norma.

Criteri di scarto delle funi: progetto UNI 1607593 – INTRODUZIONE

La prima fune metallica della storia, di cui si abbiano notizie documentate, risale al 1834. Attribuita a Wilhelm Albert, un ingegnere minerario tedesco responsabile dell’esercizio della miniera sulle montagne di Harz (in bassa Sassonia).

Per quale motivo, ai fini del nostro interesse per i criteri di scarto, questa prima fune riveste un ruolo così importante? La risposta è molto semplice: la concezione di questa fune era estremamente semplificata, al punto tale che era stata concepita con il DNA della verifica periodica nella sua struttura di base.

Era costituita da 3 trefoli, ciascuno composto da 4 fili, avvolti elicoidalmente senza anima centrale. Di fatto questa costruzione consentiva di verificare tutti i fili della fune, con un semplice esame visivo dall’esterno.

Dopo quasi 190 anni, la situazione è rimasta invariata: le funi metalliche sono ancora l’elemento principale di sospensione degli ascensori e il concetto di verifica periodica visuale è ancora valido.

Integrazione della verifica visuale delle funi con metodi non-distruttivi

In un’era nella quale il progresso tecnologico ha preso il sopravvento, si stanno ancora utilizzando delle metodologie empiriche, come quella del ‘legnetto’, per l’identificazione del tratto più danneggiato delle funi di sospensione da assoggettare poi a esame visivo.

L’intento della specifica tecnica, il cui codice di progetto è UNI 1607593, è quello di introdurre la possibilità, su base volontaria, di integrare l’esame visivo delle funi con una prova non distruttiva, basata sulla tecnica magneto-induttiva.

Elevatori Magazine 2/2021

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